sono andato in analysi

Lunedì ricorreva il terzo anniversario dall’apertura di questo blog, inizio della mia cittadinanza attiva in rete, ed avevo così tanto da fare nella città dei corpi – cercati od inevitabili – e così tanti appunti da scrivere e segnali da seguire in questa città delle relazioni pure – ma non meno intense – che ho scelto di non rispettare la scadenza a tutti i costi, con due righe veloci purchessia.

Questo blog esiste dunque da tre anni, sebbene uno sia trascorso in quiescenza per logoramento; tre anni che furono preceduti da un anno di newsletter aperiodiche a povere cavie e da cinque d’uso professionale della rete (ricerca, siti istituzionali e scarico selvaggio d’immagini per un periodico indigente, nell’ignoranza del fenomeno espressivo e relazionale dei blog).

Fu proprio una delle cavie – l’amico Beppe a.k.a. BobRock – che, per liberarsi dalla molestia dei miei notiziari proto-tlogici costituiti da link commentati, il 28 gennaio 2005 decise di “aprirmi” un blog e lo aggiornò con me per qualche tempo, prima di defilarsi e lasciarmi solo – restando mio lettore – in questo mondo dove ho subito abitato in modo congeniale, formativo, arricchente.

Che sono tecnoplegico, l’ho detto a palle incatenate, un po’ per posa un po’ ch’è vero assai. Le riflessioni sulla comunicazione che pratico sono quindi esperienza nel suo farsi, relazioni di prassi non supportate da conoscenze teoriche, puro frutto d’inesausta curiosità. Molte delle logiche e delle discussioni di cui la blogosfera si nutre le ho quindi vissute di riflesso e poi analizzate.

Esempio: mesissimi fa, prima di chiudere, ho attivato Google Analytics su Lana Caprina, ma non ho mai potuto verificarne il funzionamento causa browser troppo antiquato. Pochi mesi fa ho esteso GA sul mio tumblelog nikink ed è lì che mi sono accorto che qui non aveva mai funzionato perché non avevo attivato l’urchin: insomma mancava un pezzo di codice.

Io non so manco cosa sia, l’urchin (il piemontese orcín, orecchino – pronunciato urcín – non mi pare inerente). Bon, lo monto per bene e qui e là, constato che di qui passa più un bel nessuno o quasi (ci mancherebbe, dopo un anno di sosta e gli attuali due post al mese) mentre sul mio nuovo tumblelog scopro un sacco di cose, nelle due settimane esaminate (chissà quando poi tornerò a sbirciare).

Certamente ho guardato i famosi referrer, gioia e passatempo di tanti blogger, ovvero le chiavi di ricerca dei malcapitati attratti dai motori di ricerca. E non manca la “buona fellatio” e brilla di luce idiota ”antibiotico chiappone blog” (così imparo a prender la pleurite e raccontare la guarigione in diretta). Ma ero più interessato a capire chi venisse a leggermi.

E mi visitano diversi tlogger, in particolare uno di quelli fichi, autorevoli, da alta classifica, che pensavo fosse un duro della dashboard ed invece mi visita in skin (per gli umani: sulla pagina di pubblicazione in Tumblr vedi anche i post di coloro che segui e non sei quindi obbligato a visitarne il sito). La cosa m’ha lusingato, inutile nicchiare. Poi c’erano altri che m’aspettavo di trovare.

Ad esempio, in sedici giorni quel cialtrone di Giordano è passato undici volte (ma non conta: io e lui rappresentiamo ormai un ecosistema, come dimostra in maniera anche troppo eloquente la serie di vergognosi commenti OT che ci siamo scambiati su un suo post che avrebbe dovuto fornire una riflessione sul giorno della memoria e sulle trappole della comunicazione).

C’erano insomma visite ovvie e sorprese e poi c’era questo tipo, un tlogger anche lui, che è passato due volte, leggendo quattro pagine a volta e (l’ho scoperto dopo) trascorrendo sedici minuti ad ogni visita: un record di costanza ed interesse. Sicuro che ricambiando la visita avrei trovato un’anima affine, così è stato e l’ho subito fatto amico, cioè inserito tra i seguiti su Tumblr.

Con le logiche dei tumblelogging mi trovo bene assai, non credo che tornerei a gestire un blog classico, troppo poco dinamico. Si fa una certa fatica a seguire con costanza tanta gente – per ora trenta persone – ed a partecipare anche ai canali dove si riflette e ci si consulta sullo strumento, oppure ci si scambian le figurine. Ma è veramente la mia dimensione ideale.

Un’altra scoperta è stata BlogBabel, che ho cominciato a frequentare dopo la famosa polemica natalizia, ed è uno strumento utile per tracciare le conversazioni, ben oltre la classifica – che ad ogni buon conto mi sta premiando (entrato nei primi 1000 il 7 gennaio, ora sono intorno alla 500esima posizione: non nascondo la soddisfazione, perché dovrei, dacché mi sforzo d’essere onesto e non ho altre ambizioni?)

Per concludere, sono felice di aver superato il primo incaglio di navigazione sei mesi fa, d’essere tornato a partecipare, condividere, conversare. Mi fa piacere che gli algoritmi mi premino, anche se ipotizzo che dietro vi sia un controllo umano, ché non produco certo traffico a sufficienza per giustificare la mia attuale posizione (che prendo comunque come un monito di responsabilità).

L’ultima sorpresa, proprio di ieri, è scoprirmi nominato per il finora a me ignoto premio Z-blog organizzato da Sw4n, un blogger quotato, che io non leggo, che molti apprezzano tanto quanto altri detestano. Io non so che dire, non mi preoccupo né di votarmi né di farmi votare: non sono solito partecipare ai sondaggi. Mi limito prendere per regalo di compleanno il fatto che uno si sia preso la briga di candidarmi.

4 thoughts to “sono andato in analysi”

  1. e io che ho scoperto prima il tuo tumblr e poi il tuo blog, dopo aver fatto gli auguri, dico anche che son contento di aver scoperto tuttedue (tumblr e blog, dico) 🙂

  2. Il problema della rete sono proprio i numeri, anche se senza di essi non sopravviverebbe (01110011 01101111 01110000 01110010 01100001 01110110 01110110 01101001 01110110 01100101 01101110 01111010 01100001). Nei feed ormai siete rimasti in 20, da Blogbabel mi sono ormai cancellato. Di Google Anal-itics rimane solo un account incancellabile. Però le impressions di Adsense le guardo ogni giorno 😉

  3. @ 8:49 a.k.a. botulinux (un nome normale no, eh?): ti sei appena guadagnato un nuovo follower su Tumblr, non per piaggeria, neh, ma ti avevo già visitato e mi vai a genio (poi, non so quanto dura, ora che ne ho già 31 da seguire: prima o poi sbrecco)

    @ resto dell’ecosistema: sempre fra i piedi voi due, eh? 🙂

    anche negli ecosistemi, c’è vita giusto un po’ il sabato sera…

    @ Gio: io stavo felice a 15 sul mio nuovo blogroll e mo’ mi sono di nuovo infognato con la dashboard di Tumblr (vedi sopra, non mi ripeto)

    della classifica, che dire? mi sono scoperto umano riguardo alle lusinghe, saranno i due anni nell’ombra, ma giassai che prima o poi mi scazzo: grandi poteri grandi responsabilità, diceva un famoso zio

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