più attenzione ai dettagli

I due computer s’arrangiano da soli, per fortuna. Non così i due cellulari di famiglia, né la sveglia o lo Swatch, il sintonizzatore ed il videoregistratore, l’autoradio e l’orologio in plancia. Nemmeno i due orologi da parete si cambiano l’ora da sé. Sicché ci pensa il sottoscritto.

Due volte all’anno armeggio dodici ordigni e puntualmente rifletto su: il troppo che si possiede, cosa è davvero utile, quanti dettagli trascuriamo nel quotidiano, mutandoli in ovvietà che avvertiamo solo quando siamo a farci i conti.

L’ultimo post di Giuseppe Mazza parla d’altre piccole cose che ci circondano. Sono utili, spesso troppe; passano inosservate quando servono, oppure troppo od erroneamente considerate nel loro valore: i marchi sulle etichette. Per problemi di permalink, vi do la data del post – sabato 29 ottobre – e la dritta sul blog: il primo della lista in escursioni, .commEurope.

feste vi colgan

Domani è la gran festa che tutte l’altre porta seco. La fottuta festa che ci han regalato i grandi esportatori d’inutilia (gadgets, snacks, democracies…). Per protesta, vorrei chiudere il blog e rintanarmi nei commenti fino al 2 maggio, dopo il Grande Raccordo Festivo: allouin >> prenatal commercial toboggan >> natal/capodan/epifan >> gran carnevale bicamerale con sfondon quaresimale >> salto dei tre ponti (pasqua+venticinquaprile+primomaggio). Riaprirlo per augurare buon trimestre estivo svacanzarolo ai gossifagi e ritrarmi ancora in attesa di più ordinari giorni.

Un mese e mezzo in primavera, altrettanto in autunno è quanto c’è rimasto di calendario sgombro dal tunnel del divertimento, del regalamento di conti, del festeggiamento compulsivo.

DOLCETTO O CAZZOTTO?

gli internauti di Zarzis

Il titolo, benché ricordi un film di Boorman, è roba seria, di libertà negata. Ora, io non so se ‘sti nove cialtroni che stanno in galera stessero davvero cercando di arruolarsi in Al Quaeda o no. Non è questo il punto. Avrebbero dovuto essere liberi di scaricarsi la qualunque, per informarsi.

Il punto è che tutti dovremmo vivere in un Paese libero abbastanza da ritrovarsi dei Calderoli in Parlamento, a proposito di libertà d’opinione. Se a Tunisi pensano davvero d’ospitare il summit mondiale ONU sulla società dell’informazione – WSIS, è bene che si facciano un’idea un po’ più aperta di codesta società. Quindi io ho firmato l’appello e v’invito a fare altrettanto.

Tatiana, your refill is due

few fool place account cold along, whos free wish thee? carefully quickly satisfaction surprise fancy shook.
sooner was turning handwriting pretty room, turn approach studied sign morning conduct.
allowed commit wrong full parents trees. goodbye fascinate along may gray.
mistress seize completely. advantage tears turning meant.

L’ho ricevuto questa sera, titolo incluso, via mail da tale Yuk Denyse, a me ignota. Lo spam più affascinante della mia carriera elettropostale. Qualcuno sa cosa significa?

E, soprattutto: chi è Tatiana?