'sto cippo

Ma bene, ora abbiamo il cippo commemorativo a Carlo Giuliani, lo sfigato esagitato di Genova – G8 del luglio 2001 – ucciso da uno sfigato più agitato di lui. La penosa vicenda, anziché in un più appropriato oblio, si chiude così con un bell’altarino dove meditare sulle minchiate che si fan da giovani, magari lasciando una molotov votiva. Come link alla notizia ho scelto quello d’un sito sinistrosissimo, perché l’ho trovato inspiegabilmente equilibrato (si limita a riprodurre articoli altrui). Forse anche nei pressi del sol dell’avvenire si prova imbarazzo per una vicenda poco edificante, da qualunque parte la si veda? Forse l’evidenza è tale anche con un velo rosso sugli occhi? Da ex giovane trotskisteggiante ed attuale anarchico individualista disincantato me lo auguro.

aprirsi la mente

Ogni tanto c’è qualcuno che ha da dire davvero qualcosa. In questo caso sulle magnifiche sorti e progressive della società informatizzata. Se v’interessa sapere quanti peli ha il re nudo incocciando – in un contesto in cui le capite! – nelle parole “ermeneutica” ed “euristica”, leggete qui.

(non) sembra ieri

28 gennaio ore 11,36: primo post su Lana Caprina. Stamattina questo blog compie sei mesi. È stato divertente ed istruttivo per noi curarlo, c’è qualche difficoltà a trovare un nostro spazio (come spiego in fondo al post precedente) ma, per il momento, non si molla. Tiriamo a fare un anno prima di dare corpo ad una metafora che, purtroppo, assai ci s’intonerebbe: tirare i remi in barca. Per il momento, continuiamo a vogare benché – è noto – tutti noi e voi “abbiamo bisogno di una barca più grande”.

campeggio, dicevamo

E campeggio fu. Da molto tempo non dormivo in tenda ed è stato piacevole (più per mio figlio) fingere una vita spartana ed avventurosa in montagna. Molto apprezzati da tutta la famiglia i fringe benefits locali: aria ed acqua fresche e pulite. Ma eccomi di ritorno, scusandomi per aver fatto trascorrere un’ulteriore settimana: oltre a lavorare tantissimo, ho avuto a malapena il tempo di interrogarmi – turbato come tutti – sui destini del mondo in questa pioggia di bombe. Oltre che, naturalmente, di leggere un po’ d’amenità in rete.

La notizia più interessante che ho trovato frugando nelle mie newsletter accumulate è questa autocandidatura per il governo della rete lanciata dalle Nazioni Unite. La faccenda viene spiegata a grandi linee da Apogeo, insieme alla controversa liberalizzazione dei prezzi ai registar per i domini .net e .com (con un’imprecisione temporale: il .com scadrà nel 2007) ed al benvenuto varo del suffisso .mobi per i cellulari. Il quasi omonimo pataccaro pop ne approfitterà per un www.moby.mobi? Per concludere il commento tornando serio, mi pare anche troppo ovvio che il web sia un bene comune sovrannazionale. Purtroppo sappiamo che spesso le iniziative Onu restano velleitaria lettera moribonda. Per questa volta, auguriamoci di meglio.

Che altro? Una notizia buona (come sempre quando calano i prezzi), una divertente (non sono un gamer ma fui lettore Marvel) ed una deprimente sono quant’altro m’ha colpito nel riprendere il filo interrotto dell’informazione. Circa il suicidio di questo povero ragazzo, davvero non so che dire oltre a testimoniare amarezza e stupore per chi scelga il confronto pubblico, si direbbe per averne conforto, per poi perseguire il suo obiettivo con determinazione, come se comunicare per mesi su di un simile proposito potesse essere stato un semplice passatempo.

A proposito di blog, di passatempi e difficoltà comunicative, devo ammettere di non essermi affannato per tornare subito a scrivere, benché abbia molto magzzino e diversi post già pronti, anche perché il fenomeno della scarsità di visite continua. Ora, qui siamo vecchi lupi di mare e nessuno s’aspetta di diventare un’attrazione della rete raccontando amenità e schiumando la superficie (dove pero si nasconde la profondità). Però sei-sette pagine lette al giorno non mettono certo di buonumore. Peggio ancora se nessuno si prende il mal di pancia di lasciare un commento ogni tanto.

Ho riflettuto a lungo prima di decidermi a lanciare questa mozione degli affetti. Un blog si tiene per il piacere di scrivere e dire la propria ma onestamente, dopo quasi sei mesi, constatare che nemmeno i pochi fedeli lettori che abbiamo hanno mai niente da dirci è sconfortante. Quindi, ho deciso di chiedervelo: ogni tanto lasciate un commento od un saluto. Dai, mica vi si scorticheranno i polpastrelli per così poco 😉

cchiù PIL pe' tutti

Intanto che BobRock resta ad innalzarlo, nikink va a deprimere il PIL con un’altra settimana di ferie famigliari. L’ipotesi di perdita economica deriva dalla nota “teoria dei ponti” di Sua Ricrescita, benché a me paia più logico pensare che, cacciando soldi in un campeggio italiano, la povertà nazionale si sposti e bon: conservazione termodinamica.

Mercoledì prossimo sarò di ritorno, ma credo che non m’attaccherò subito alla tastiera. Nel frattempo può darsi che BobRock trovi infine il tempo d’intrattenervi. Sappiamo però che, data la stagione favorevole, avrete comunque del buono da fare, anche senza ciondolare davanti allo schermo. A presto.